Guida alla psoriasi guttata

psoriasi guttata - streptococcus pyogenes

Riteniamo necessario approfondire anche questa forma di psoriasi, ne parliamo poco, e per questo ci scusiamo, ma resta una forma molto diffusa che ha caratteristiche peculiari che vanno affrontate nella maniera corretta per poter tenere sotto controllo questa forma che è piuttosto subdola e che può non essere facile da gestire.

Prima di tutto cerchiamo di capire cosa intendiamo per psoriasi “guttata”.

La definizione stessa, che richiama la parola “goccia” ci fa capire che la forma tipica della psoriasi guttata è quella di tante macchioline diffuse, dal diametro molto piccolo, che differisce molto dalla classica chiazza di volgare che ha dimensioni ed infiltrazione ben maggiori.

Qui nasce già un problema, esistono forme di volgari che presentano macchie molto simili alla guttata, per cui si rischiano diagnosi errate tra le due forme, nella nostra esperienza clinica ci vediamo spesso costretti a correggere diagnosi di questo tipo, forme date per guttate in realtà erano solo volgari con macchie piccole.

Vi chiederete a questo punto cosa fa discriminare tra le due forme, e la risposta è semplice, la loro differente eziologia.

La guttata ha una caratteristica peculiare, dipende dal mal di gola…
Detto così è assai semplicistico, ma rende l’idea.

Chi soffre di forme guttate vede esplodere la sua psoriasi dopo il mal di gola, e questo è il punto cruciale.

Quello che contraddistingue la guttata è la sua diretta proporzionalità all’anticorpo antistreptolisinico.
E su questo punto occorre soffermarsi molto bene.

La guttata è strettamente correlata allo Streptococco Pyogenes, che è il classico batterio delle tonsilliti a placche bianche di cui serbiamo bellissimi ricordi nella nostra infanzia.

Per essere più precisi, la causa dell’autoimmunità è l’anticorpo che il nostro organismo produce contro la streptolisina, una delle classiche tossine prodotte dallo Streptococco, quindi tanto maggiore è il titolo TAS e tanto più violenta sarà la psoriasi guttata.

Questo aspetto logico è molto importante e va ben compreso.

La catena di eventi è la seguente:

  • Lo Streptococco dà infezione, aumenta di numero e produce la sua tossina.
  • L’organismo produce l’anticorpo specifico, che rimarrà alto nel sangue per settimane, o mesi.
  • L’anticorpo scatena la reazione autoimmunitaria, visto che la cheratina ha una porzione simile alla streptolisina con cui l’anticorpo da cross-reattività.

Che significa questo ai nostri fini? Che qualora si verificasse una infezione conclamata di streptococco con produzione di tossina, l’anticorpo prodotto in maniera massiccia porterà ad una esplosione di guttata che durerà per settimane.

È necessario quindi prevenire l’infezione, o eradicarla in tempi rapidissimi, prima che venga prodotta una quantità importante di anticorpo specifico, perché una volta che ci sarà produzione anticorpale massiva sarà troppo tardi per poter fare qualcosa.

Vi facciamo notare che vediamo le forme guttate esplodere in due periodi caratteristici: i primi freddi ed i primi caldi.

Sui primi freddi siamo d’accordo sia abbastanza intuitivo, sui primi caldi non ci si pensa, ma l’accensione dell’aria condizionata e i continui balzi da caldo a freddo sono condizioni assai favorenti la comparsa di faringiti e tonsilliti.

Il nostro consiglio, oltre ovviamente a seguire il Metodo Apollo e quindi tenere il sistema immunitario modulato al meglio, è quello di prevenire il più possibile le infezioni da streptococco, in primis stando attenti a questi repentini sbalzi di temperatura, in secundis utilizzando un probiotico per il cavo orale che antagonizzi lo streptococco patogeno con altri batteri benigni.

Esistono in commercio formulazioni specifiche di probiotici da sciogliere in bocca, che creano un microbioma orale di difficile adesione per lo Streptococco Pyogenes, sia per antagonismo sugli stessi spazi, sia per alterazione delle condizioni biochimiche del cavo orale.

Qualora poi si arrivasse a sentire i primi segni di infezione, per capirci il classico fastidio alla gola, non ha senso aspettare che diventi una tonsillite conclamata con febbrone e placche in gola, perché quella non è una situazione reversibile e arrivati a quel punto per la psoriasi guttata non c’è nulla da fare, dovrà fare tutto il suo corso.

Il nostro consiglio è quello di affrontarla ai primi fastidi con dei disinfettanti del cavo orale, o ancora meglio con un antibiotico specifico. Non amiamo molto l’uso di antibiotici quando non necessario, ma in questo caso invece ha senso anticipare i tempi. Ovviamente il consiglio è sempre quello di parlare con il vostro medico curante per qualsiasi aspetto legato alla terapia antibiotica.

Un’altra sede di focolai da streptococco è quella gengivale. Ci sono capitati diversi casi di granulomi da streptococco che erano annidati nei canali dentali a seguito di lavori di devitalizzazioni non perfetti.

Se non viene fatta una perfetta endodonzia e non si rimuove ogni traccia di tessuto organico infettabile, ci si trova a lasciare una sede di infezione estremamente suscettibile di accumulo microbico, che diventa una sede di continua produzione di tossina che sgocciola nel sangue, dando un tasso cronicamente elevato di TAS in una zona che poi difficilmente verrà raggiunta dagli antibiotici.

Ai nostri pazienti che hanno guttata chiediamo spesso di fare una ortopanoramica dentale alla ricerca di granulomi e sono frequenti i casi in cui una buona cura canalare sia riuscita a risolvere il problema di psoriasi guttata.

Se soffrite di mal di gola frequenti, tipo 5 o 6 volte l’anno e soffrite di guttata potrebbe valere la pena di valutare una rimozione completa delle tonsille, è vero, è un consiglio drastico, ma è capitato che in alcuni casi fosse necessario arrivare a questo punto.

Ovviamente dovete discutere la cosa con il vostro otorino, ma tonsille necrotiche sono un’altra sede preferenziale di infezione, e potrebbe essere una soluzione da valutare.

Ricapitolando le strategie che consigliamo sono:

  • Prevenzione delle infezioni: attenzione a sbalzi di temperatura e usate probiotici per il cavo orale, per lo meno nei mesi più rischiosi dell’anno, iniziando con almeno un mese di anticipo, tipo aprile e ottobre.
  • Ricorso precoce a terapie antibiotiche per evitare la produzione massiva di TAS, ovvio sotto controllo medico.
  • Cura canalare se avete parecchi lavori dentali.
  • Valutate una rimozione delle tonsille se i mal di gola sono cronicamente molto frequenti.
  • Fatevi seguire da personale medico qualificato, si può fare molto se si sa cosa fare.

 

Ad Majora

Lo staff Metodo Apollo