La correlazione tra lieviti e psoriasi

candida tropicalis

I prossimi due articoli del blog riguarderanno proprio un argomento caldissimo, la correlazione che lega i lieviti e le malattie dermatologiche.

Il bisogno di approfondire questi argomenti nasce anche dal grande numero di casi che vediamo nel nostro ambulatorio di dermatologia integrata, dove quasi sempre in casi definiti di psoriasi “volgare” troviamo anche la compresenza di tratti inversi.

Purtroppo se non si interviene energeticamente sul fattore micotico diventa assai difficile assistere ad una buona remissione della malattia, anche la sua controparte volgare.

Il primo articolo, che fa seguito a questa premessa, vuole inquadrare la candida e dare qualche strategia per affrontarla, fermo restando che deve essere il medico ad intervenire, il conoscere la “bestia” è già una grande conquista, come si dice nell’arte della guerra.

Il secondo articolo che verrà pubblicato nei prossimi giorni spiegherà come capire se la psoriasi presenta delle controparti micotiche che richiedono un approccio specifico.

Iniziamo in modo simpatico a conoscere il nostro nemico con una lettera esclusiva che abbiamo avuto da una candida ribelle.

Ciao sono la Candida

Ciao Amico, è da un po’ che ti volevo dire queste cose, adesso ci tengo proprio a spiegarti come funziono, così tu possa creare le condizioni che mi permettono di proliferare dentro il tuo pancino.

 

CHI DEVE LEGGERE

  • Tutti quelli che soffrono di psoriasi, soprattutto le forme inverse (genitali e pieghe)
  • Tutti quelli che hanno fatto terapia di immunosoppressione
  • Tutti quelli che soffrono di tiroide in modo manifesto o subclinico

 

COSA AMO

Per stare bene io ho bisogno di 3 cose:

  • Tanti zuccheri semplici, mangia zucchero, dolci, miele, frutta zuccherina e io starò proprio bene, il mio top sono i dolci industriali, GNAM GNAM, ci penso io a farti venire una grande voglia di dolci sempre, così non mi affamerai mai
  • PH ACIDO, se mi fai stare nel mio ph acido vado da dio…
  • Stressati tanto e tieni il tuo sistema immunitario soppresso, usa antibiotici che uccidono i miei nemici batteri e mi fanno stare bella larga a mangiare pappa

 

COSA ODIO

  • Odio quando mangi pulito, ho BISOGNO DI ZUCCHERI, se mangi riso, proteine e grassi di qualità e stai distante dal cibo industriale, per me è un problema
  • Odio il ph basico, se prendi del bicarbonato, basta anche un cucchiaino da te nell’acqua due volte al giorno, lontano dai pasti e l’aumento del ph intestinale mi fotte
  • Odio il cocco e gli altri acidi grassi a catena corta come il caprilico e il butirrico
  • Odio il boulardii, è un altro lievito mio cugino, ma che mi porta via tutto lo spazio e mi impedisce di diventare grande
  • Odio la barbericina, l’origano, i semi di pompelmo e tante altre sostanze
  • Odio il tuo sistema immunitario, perchè quando funziona bene mi tiene sotto controllo tranquillamente

 

NON CERCARMI TANTO NON MI TROVI

Le uniche maniere per trovarmi sono cercare l’arabinolo nelle urine, ma tu vivi in ItaGlia e non si può, cercarmi nel sangue in campo oscuro, molto difficile, oppure nelle feci, ma ti do un sacco di falsi negativi…

PS: puoi anche sputare in un bicchiere, se la tua saliva nell’acqua fa fili, e precipita, facile che io ci sia.

Ma poi chi te lo fa fare di avere una conferma scritta, se hai inversa tranquillo io ci sono… se sono nella tua vagina, sono ovunque.

Ecco adesso spero che tu ne sappia qualcosa di più di me… trattami bene sarò la tua migliore amica.

 

La tua (spero non) per sempre CANDIDA ALBICANS…

Poi la cosa corretta sarebbe dire LE CANDIDE, anche se la più diffusa è la Candida Albicans, ne esistono altre specie, giusto a fare un elenco:

  • C. Stellatoidea
  • C. Tropicalis
  • C. Parapsilosis
  • C. Kefyr
  • C. Guilliermondi
  • C. Krusei
  • C. Glabrata
  • C. Viswanathii
  • C. Lusitaniae etc…

Una corretta identificazione semplifica notevolmente la vita.

Abbiamo scelto questo modo simpatico per fare in modo che i concetti fossero chiari e comprensibili, ma adesso tocca anche un po’ complicare le cose e cercare di inquadrare più tecnicamente il problema.
Sul web si legge di tutto ed il contrario di tutto, ma non abbiamo mai trovato info certe ed empiriche, per cui provvediamo noi.

L’approccio che adottiamo nasce da anni di lavoro sul campo in cui il protocollo anticandida si è evoluto ed è diventato sempre più efficace.
Ricordiamo che la candida è una cellula eucariota, ciò significa che ha un metabolismo in pratica identico a quello delle nostre cellule, se non forse superiore per la possibilità di fare fermentazione alcolica e avere un corredo enzimatico che la rende ancora più flessibile a livello di substrati utilizzabili.

Essere eucarioti significa poter ossidare le stesse cose che le nostre cellule usano come carburante, quindi la strategia di abbattere gli zuccheri potrebbe risultare poco sensata se si finisce in chetosi, visto che la candida usa tranquillamente i corpi chetonici.

La candida ha i mitocondri, quindi ha accesso a tutta una serie di catene enzimatiche e di efficienza nell’utilizzo dei substrati del tutto invidiabile.
La sua barriera di chitina la rende anche molto resistente, per cui può essere davvero una bella battaglia sbarazzarcene.

Ribadiamo un concetto molto importante, se avete candidosi importanti significa che il vostro sistema immunitario non la tiene sotto controllo, quindi il problema di fondo non è la candida, è il vostro sistema immunitario.

I motivi per cui non lo fa possono essere molteplici:

  • Stress cronico, quindi un alto livello di cortisolo che immunosopprime in modo cronico
  • Ipotiroidismo, molto attenti alle versioni subcliniche, oppure non ben corrette dalla terapia sostitutiva
  • Infezioni batteriche o virali, in cui il sistema immunitario tende a diventare predominante in senso Th1, quindi meno efficace verso lieviti e parassiti
  • Immunosoppressione farmacologica
  • Immunodeficienza sieropositiva o idiopatica
  • Carenza di vitamina D, che ha un potente effetto micostatico e rafforzante del sistema immunitario
  • Uso di antibiotici, uccidendo i batteri si crea maggiore spazio e disponibilità nutritizia per ceppi che non sono influenzati da farmaci pensati per il metabolismo procariota
  • Anomalie del metabolismo estrogenico, polimorfismi sul citocromo p450, dominanza estrogenica
  • Diabete o iperglicemia cronica

Il problema è che spesso e volentieri si instaura un circolo vizioso, visto che la candida produce molte tossine che possono essere causa di profondo stress surrenale, quindi la cosa diventa “stress che porta alla candida, che aggrava lo stress che aggrava la candida” e questo circolo purtroppo va interrotto proprio uccidendo la candida.

Vorremmo anche entrare nel meccanismo eziopatologico e riproduttivo della candida, perché ci sono cose molto importanti da capire.

La candida ha una importante capacità dimorfica, cioè assume forme diverse.
La sua forma normale è quella di lievito, ma quando diventa virulenta perché non più sotto controllo, allora assume le forme di pseudoife e di ife. Queste ife sono dei prolungamenti del corpo cellulare che danno origine ai nuovi cloni.
lieviti e psoriasi - candida ife pseudoifeLe braccia ifatiche sono dei veri e propri trapani che possono facilmente perforare gli epiteli ed arrivare ai connettivi sottostanti. La capacità di adesione alle mucose e alla colonizzazione cronica di interi epiteli è proprio dovuta alla capacità infiltrante delle ife e delle pseudoife.

 

lieviti e psoriasi - candida perforazione epiteli
Ovviamente questo discorso non vale solo a livello vaginale, ma vale in tutte le principali mucose, intestinali, esofagee, buccali etc.

 

lieviti e psoriasi - candida capacità infiltrativa
La grande capacità infiltrativa della candida è il principale motivo per cui serve molto tempo per debellare le infezioni croniche, quando le ife riescono a raggiungere strati profondi degli epiteli pluristratificati diventa necessario bonificare molti strati tissutali ed attendere che l’epitelio germinativo sostituisca completamente le aree infestate senza che si verifichino nuove colonizzazioni.

Il tempo medio per una buona remissione è di circa 3 mesi.

Esistono migliaia di prodotti anticandida reperibili come semplici integratori e molti principi attivi farmacologico ad effetto antimicotico, solo che non è facile saperli combinare insieme per sfruttarne l’efficacia combinata, vorremmo poter fare una piccola carrellata che elenchi i vari principi attivi utili e ne spieghi le modalità di azione:

Farmacologici:

  • TRIAZOLI ( fluconazolo, itraconazolo): in pratica bloccano l’enzima che la candida usa per la sintesi di ergosterolo, in pratica la vitamina d2, tipica di piante e lieviti, avendo una importante azione micostatica. Agisce selettivamente sul citocromo p450 fungino, in modo molto meno selettivo su quello umano.
    Sono tra i farmaci storici nelle terapie antimicotiche, ma possono dare diversi effetti collaterali e si assiste spesso a sviluppo di resistenza soprattutto nei trattamenti prolungati.
    Anche noi in ambulatorio iniziamo i trattamenti con una settimana di triazoli per abbattere la carica e bloccare la replicazione.
  • POLIENICI ( Nistatina): Per noi questa è una molecola molto interessante, prima di tutto perchè ha una vera attività micocida, uccide la candida causando la lisi della membrana e la fuoriuscita dei componenti citoplasmatici. Ha due grandi vantaggi, la candida è molto sensibile alla nistatina e l’assorbimento intestinale è minimo, quindi abbiamo il vantaggio di poter utilizzare il farmaco per lunghi periodi ed avere la massima attività proprio nel lume intestinale che è il luogo di massima proliferazione della candida.
  • ECHINOCANDINE: Bloccano la sintesi di beta-glucano e quindi la creazione della parete di protezione, rendendo di fatto la candida molto meno virulenta è fragile.

Tutti questi farmaci presentano effetti collaterali che possono essere anche importanti, quindi la terapia deve essere assolutamente sotto stretto controllo medico.

Altra indicazione che ci sentiamo di dare è quella di eseguire un antimicogramma qualora la terapia standard fallisse. Data la non trascurabile presenza di effetti collaterali la terapia deve essere il più mirata e breve possibile, un antimicogramma identifica la molecola migliore per intervenire.
Per chi non avesse chiaro cos’è l’antimicogramma è in pratica il corrispondente fungino dell’antibiogramma.

Naturali:

  • Origano
  • Estratto di semi di pompelmo
  • Aglio
  • Acidi grassi come il caprilico e l’umico
  • Barberina

Ad oggi uno dei migliori integratori sul mercato è il Candex della Metagenics, lo diciamo con cognizione di causa e valutando gli effetti a lungo termine all’interno del nostro protocollo

Probiotici:

Senza entrare nel merito delle singole specie, una buona strategia è anche quella di sfruttare l’antagonismo sull’ambiente creato dall’utilizzo di probiotici che possano competere ed inibire lo sviluppo della candida, sia a livello intestinale che a livello di mucosa vaginale.

Ad oggi per noi in ambulatorio l’approccio che ha dato i migliori risultati viene strutturato in maniera generale su questo approccio:

  • 1 Settimana di Tiazoli
  • 3 Settimane di Nistatina
  • 3 mesi di Candex – probiotici

Tutto ciò ricordando che la cosa primaria è individuare le cause dello squilibrio che portano all’insorgenza della candida.

Un aspetto primario nella terapia anticandida è quello del passaggio venereo, uno dei motivi primari di fallimento è il continuo passaggio tra partner attraverso rapporti non protetti. Occorre che un minimo di profilassi sia eseguita anche dal partner e durante la terapia i rapporti vengano adeguatamente protetti.
Trasmissione tramite asciugamani, piscina, bidet sono piuttosto comuni e sono tutti fattori da prendere in considerazione.

Un tasto importante che occorre toccare è come impostare l’alimentazione.
Spesso si consiglia di ridurre o di eliminare lo zucchero, causando un profondo stress e di conseguenza una ulteriore debolezza immunitaria.
Per nostra esperienza abbiamo visto che l’usare carboidrati amidacei ad alto IG come il riso, evita processi fermentativi per la velocità di passaggio digestivo e paradossalmente per la povertà di fibre da minore disponibilità di prebiotici.
Anche in questo caso dovrebbe essere un professionista che valuta in base alle caratteristiche metaboliche individuali quali possano essere le migliori fonti di carbo e la loro quantità, fermo restando che per noi l’approccio chetogenico è il peggiore possibile nelle candidosi.

Altra correlazione è quella che lega i polimorfismi genetici relativi al glutatione. Le persone che hanno un metabolismo del glutatione poco efficiente sono molto più esposte alle candidosi e per loro l’integrazione di glutatione diventa un importante plus e forse fattore discriminante nel successo della terapia globale.

Nella seconda parte della guida, quella che prenderà in considerazione l’aspetto dermatologico vedremo di parlare dell’approccio topico alle micosi.
Intanto questo articolo è già uno schema interessante che vale la pena di aver ben presente.

 

Grazie dell’attenzione

Lo staff del Metodo Apollo